Ernia del disco lombare: come riconoscerla e curarla efficacemente

ernia del disco lombareSe stai leggendo questo articolo è probabilmente perché soffri di ernia del disco lombare, hai avuto una diagnosi precisa e stai cercando di capire come risolvere il problema, oppure hai un forte mal di schiena, ma non ti è ancora stata diagnosticata un’ernia e stai cercando di capire se possa essere la causa del tuo dolore o meno.

Bene, in questo articolo ti darò tutte le indicazioni di cui hai bisogno su come riconoscere l’ernia del disco, da quale specialista andare, cosa fare e cosa non fare per curarla, ecc.

Prima di iniziare ti consiglio, se soffri di mal di schiena, di accedere ai primi 3 video gratuiti del mio corso “Schiena in salute”, puoi scaricarli cliccando qui.

Ciò detto, iniziamo vedendo quali sono i sintomi che ti permettono di capire se il tuo mal di schiena è dovuto ad un’ernia o meno.

Sintomi: come riconoscere l’ernia del disco lombare

ernia del disco lombarePrima di vedere quali sono i sintomi principali di un’ernia, devi capire che ci sono vari livelli di gravità e che i sintomi possono variare di molto in base ad esso.

Infatti si tende comunemente a classificare come “ernie” anche le semplici protrusioni, che ovviamente hanno sintomi molto minori rispetto ad un’ernia espulsa.

Cosa cambia tra protrusione ed ernia?

Brevemente, nella protrusione, il disco inizia a danneggiarsi e la parte esterna, l’anello fibroso che lo riveste, inizia ad avere dei cedimenti.

Il nucleo interno inizia a premere sulla parete e forma, appunto, la protrusione.

Nell’ernia invece il rivestimento non tiene più ed il nucleo fuoriesce andando a comprimere le strutture nervose circostanti.

Ecco perché i sintomi dell’ernia sono più gravi ed intensi di quelli di una protrusione.

Quali sono le differenze a livello di sintomi?

Una protrusione sarà caratterizzata da sintomi più localizzati, come ad esempio:

  • Dolore alla schiena, che si può irradiare fino al gluteo
  • Difficoltà a piegarsi in avanti
  • Il dolore peggiora stando seduto per troppo tempo
  • Rigidità

I sintomi dell’ernia, invece, possono essere:

  • Dolore alla schiena che si può irradiare fino alla coscia, alla gamba, o anche al piede (lombo-sciatalgia)
  • Intorpidimento o debolezza nella parte bassa della schiena ed alla gamba
  • Riduzione della sensibilità
  • Difficoltà a piegarsi in avanti
  • Il dolore peggiora stando seduto per troppo tempo
  • Rigidità

 

Come diagnosticare l’ernia del disco

Abbiamo appena visto quali sono i sintomi che dovrebbero permetterti di riconoscere un’ernia del disco lombare, ma per stabilire un piano di trattamento adeguato è necessario che venga fatta una diagnosi il più precisa possibile.

Individuare la causa del problema, dove si trova e quanto è estesa, è sempre il primo passo da fare per avviarsi ad una cura efficace e duratura.

Quindi è importante recarsi dal medico, il quale ha vari strumenti a sua disposizione per effettuare una diagnosi, che sono:

  • Esame obiettivo (la visita comprensiva di vari test specifici)
  • Anamnesi (per individuare eventuali cause scatenanti e inquadrare il problema)
  • Esami strumentali (Radiografia, Risonanza Magnetica, TAC, ecc)

In molti casi, un bravo specialista riuscirà a fare una diagnosi precisa anche solo con esame obiettivo ed anamnesi, ma in caso di dubbio o per avere una maggiore precisione, potrebbe ricorrere ad uno o più degli esami strumentali sopra citati.

A quale specialista rivolgersi?

La prima cosa da fare è sempre rivolgersi al proprio medico di base, il quale farà una prima valutazione e ti indicherà lo specialista più adatto al tuo caso.

La diagnosi, ovviamente, deve essere fatta dal medico e lo specialista più indicato in questi casi, è l’ortopedico o il fisiatra.

In casi più gravi, in cui si sospetta di dover ricorrere ad un intervento chirurgico, è necessario invece rivolgersi ad un neurochirurgo.

Ecco perché è importante rivolgersi per primo al medico di base, il quale individuerà la figura più adatta a cui dovrai rivolgerti.

Solo successivamente ad una diagnosi precisa, lo specialista può stabilire un piano di trattamento adeguato e quindi indirizzare il paziente, ad esempio, presso un fisioterapista, un osteopata, o scegliere altri metodi di trattamento.

 

Ernia del disco lombare: quali sono le cause che la provocano?

E’ importante capire che l’ernia non si forma dall’oggi al domani.

I dischi intervertebrali infatti non sono così semplici da danneggiare, ma è necessario un continuo e ripetuto processo degenerativo affinché diventino vulnerabili e soggetti a traumi.

Si tratta di microtraumi ripetuti nel tempo, che portano gradualmente ad una degenerazione delle fibre che compongono l’anello fibroso che contiene il nucleo polposo.

E quindi, in pratica, come si danneggia il disco?

Ci sono due cose che più di tutte creano danni ai dischi intervertebrali:

  • Posture scorrette mantenute a lungo: se stiamo seduti, a letto o in piedi in modo scorretto, per lungo tempo, giorno dopo giorno, anno dopo anno… i dischi iniziano pian piano a danneggiarsi
  • Movimenti scorretti: sollevare pesi, fare movimenti ripetuti in modo errato, sono tutte attività che sollecitano i dischi intervertebrali in modo esagerato e ne provocano il danneggiamento. Pensa che sollevare un peso di 10 kg, corrisponde ad una sollecitazione di 340 kg sul 5° disco lombare.

A tal proposito, ho creato un video-corso in cui insegno come eliminare il dolore lombare e come imparare ad usare correttamente la propria colonna in modo da evitare che il mal di schiena si ripresenti in futuro. Puoi accedere gratis ai primi 3 video del corso cliccando qui.

 

Ernia del disco: cosa non fare

Prima di darti alcuni consigli utili su come alleviare il dolore, è importante sapere soprattutto cosa non fare, per evitare di peggiorare la situazione.

Ecco una lista di ciò che devi evitare assolutamente:

  • Pensare che i farmaci siano efficaci sull’ernia. Come avrai ben capito, l’ernia non è un problema di tipo chimico, ma un problema meccanico (il disco che fuoriesce dalla sua sede naturale, comprime le strutture vicine e provoca dolore). E’ quindi evidente che i farmaci non possono aiutare più di tanto in caso di ernia, in quanto non hanno effetto sul problema meccanico.
  • Prendere un antidolorifico e continuare a lavorare. Un antidolorifico agisce sui recettori del dolore riducendone la percezione. Devi sapere però che il dolore è un segnale che il corpo ci invia per dirci che dobbiamo fermarci. Prendere un antidolorifico per continuare a fare sforzi è la cosa peggiore che tu possa fare, perché danneggia ancora di più il tuo disco e rende più lunga e difficile la cura.
  • Pensare che non guarirai più se non con l’intervento chirurgico. Essendo un problema meccanico, molte persone tendono a pensare che l’unico modo per guarire sia l’intervento chirurgico. Sbagliato! L’intervento è da considerare sempre come ultima spiaggia ed a volte è inevitabile, ma nella stra-grande maggioranza dei casi un’ernia è curabile con metodi conservativi.
  • Pensare che non potrai più fare sforzi. Di certo non devi fare sforzi e piegarti in avanti nella fase acuta, quando hai dolore. Se però segui un programma terapeutico adeguato, nella maggior parte dei casi potrai non solo riequilibrare la colonna in modo che i dischi rientrino nella loro sede naturale, ma anche migliorare la stabilità della colonna nel complesso e quindi evitare che la lombalgia si ripresenti in futuri.

 

Come alleviare il dolore in caso di mal di schiena?

La prima cosa da fare i caso di dolore acuto, è riequilibrare, per quanto possibile le strutture della colonna ed evitare di peggiorare la situazione continuando a fare sforzi o movimenti scorretti.

Come farlo in pratica?

colpo della strega cosa fare1. Prendi 2-3 cuscini e sdraiati in posizione prona (a pancia in sotto) su una superficie rigida, come può essere un tappetino da ginnastica sul pavimento

In questo modo i muscoli della colonna hanno modo di scaricare la tensione accumulata e mantenere questa posizione per diversi minuti (10-15), favorisce il riequilibrio della colonna.

Certo non è risolutivo e non aspettarti miracoli, ma sicuramente puoi ottenere benefici importanti in poco tempo.

 

2. Togli un cuscino alla volta. Quando ti sei abituato a stare con 3 cuscini sotto la pancia, togline uno e continua a mantenere la posizione.

Se togliendo il cuscino senti troppo dolore significa che è ancora presto per toglierlo, se invece senti solo un po’ di tensione, cerca di rilassarti e mantieni la posizione per altri 10-15 minuti.

Ripeti fino a riuscire a mantenere la posizione prona senza cuscini sotto la pancia.

Questa ovviamente è un esercizio di emergenza per ridare un minimo di equilibrio alle strutture del rachide, ma c’è ancora molto lavoro da fare per risolvere il problema ed evitare che si ripresenti in futuro.

Come detto nel precedente paragrafo, è fondamentale non solo riequilibrare la colonna, ma anche e soprattutto, imparare ad usarla nel modo corretto e renderla più flessibile, stabile e resistente ai traumi.

A tal proposito, puoi accedere gratuitamente ai primi 3 video del mio corso “Schiena in salute”.

Si tratta di un metodo di autotrattamento che ti insegna come prenderti cura autonomamente della tua schiena per eliminare il dolore e fare in modo che non si ripresenti più.

Clicca qui per accedere ai 3 video: https://schienainsalute.com/omaggio/

 

Ernia del disco: quando è indicato l’intervento chirurgico?

L’intervento chirurgico per l’ernia del disco può essere eseguito da un neurochirurgo, nel caso in cui i trattamenti conservativi si siano dimostrati del tutto inefficaci per più di un anno.

Anche se la medicina sta facendo passi da gigante, la chirurgia del rachide resta sempre molto delicata e non priva di rischi (sia operatori che post-operatori).

Per questo motivo l’intervento chirurgico dovrebbe essere sempre considerata l’ultima spiaggia in caso di fallimento dei metodi conservativi, a meno che non vi siano condizioni di urgenza che il medico valuterà caso per caso.

 

Curare l’ernia del disco in modo naturale è possibile?

E’ stato dimostrato che la quasi totalità delle lombalgie guarisce con metodi conservativi (esercizi, fisioterapia, ecc), soprattutto se il paziente viene adeguatamente educato all’uso corretto della propria colonna.

In modo particolare si sono dimostrati efficaci: manipolazioni, correzione della postura, ozonoterapia, esercizi di riequilibrio e stabilizzazione.

Tutti questi metodi risultano però poco efficaci nel lungo termine se non sono accompagnati da un’adeguata istruzione del paziente su:

  • come svolgere correttamente i movimenti della vita quotidiana senza sovraccaricare la schiena
  • come mantenere le posture corrette in modo automatico e senza sforzo

E senza un piano di rinforzo specifico dei muscoli stabilizzatori della colonna vertebrale.

A tal proposito ho creato un video corso con esercizi pratici per eliminare il dolore lombare e rendere la colonna più forte e stabile in modo che non si ripresenti più in futuro.

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